L’uomo ha sempre sentito il bisogno di coprire il volto, di mascherarsi. L’attore posto di fronte ad una maschera incontra necessariamente se stesso, perché se è vero che la maschera nasconde il volto, scopre però tutto il resto. Il codice, quello della Commedia dell’ Arte (o del mestiere), obbliga l’attore a mettersi in discussione per servire un personaggio distante da sé, che gode di una forma espressiva propria. Una partitura con struttura e ruoli fissi, un canovaccio, diventa una gabbia invisibile dove chi recita è costretto a scoprirsi per cercare la propria libertà scenica. Un incontro sulle tecniche e i codici della commedia dell’arte atto a conoscere ed esplorare i linguaggi espressivi delle maschere. Un lavoro che indaga sulla potenza espressiva del corpo dell’attore capace di stimolare una ricerca autoriale attraverso le tecniche dell’improvvisazione in maschera. Incontro con le maschere, studio dei personaggi, relazione, energia e corpo nello spazio.
Il seminario sarà cosi strutturato:
Prima Parte
Introduzione sulla nascita delle maschera e storia della Commedia dell’arte dal ‘500 fino alla nascita del Mimo del’900.
Seconda parte
Incontro con le maschere.
Presentazione dei personaggi e gioco di rapporti e relazione con il pubblico.
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