Daniela Morozzi debutta con il suo nuovo spettacolo al Teatro comunale degli Oscuri di Torrita di Siena

Sabato 12 febbraio 2022 con la sola replica alle 21:15 debutta il nuovo spettacolo di Daniela Morozzi

Prosegue, quindi, la stagione del Teatro Comunale degli Oscuri di Torrita di Siena all’insegna della qualità, del successo e del divertimento, e con il rapporto di fiducia che il pubblico ripone da anni verso gli organizzatori.

Dalla commedia brillante  di puro divertimento di sabato 29 gennaio (“… meno male che è finito.. altrimenti credevamo di morire dal ridere…”, è stato il commento di una famiglia di Foiano della Chiana all’uscita del teatro), al debutto, sabato 12 febbraio 2022, del nuovo spettacolo di Daniela Morozzi, dove si abbinano arte, riflessione e musica suonata dal vivo da Stefano Cocco Cantini, uno dei musicisti toscani (direttore del Grey Cat Jazz Festival di Follonica) più talentuosi che abbiamo, ha suonato con Ray Charles, Phil Collins, Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Raf e tanti altri. 

Sono nata podalica – banalmente per i piedi – di domenica e nel ‘68. Mai stata scaramantica, ma certo tutto questo un po’ di guazzabuglio deve avermelo creato. Comunque anche in mezzo a un bel po’ di peripezie affettive, oggi posso orgogliosamente dire di essere una “mediamente turbolenta” donna di mezz’età. Che il tempo passi lo sanno tutti, i bambini fanno confusione coi giorni della settimana, i giovani dormono tanto e poi hanno furia, i cinquantenni invece diventano saggi e imparano l’arte di scegliere, perché arrivati ai 50 anni non ci va più bene tutto. I sogni sono ancora vivi, ma per raggiungerli devi accelerare un po’ il passo; a 50 anni arriva una certezza, noi fragili esseri umani “siamo nati per collaborare, come i piedi, come le mani, come gli occhi, come le file dei denti superiori e inferiori”, lo diceva Marco Aurelio, so solo questa… ma a 50 anni ahimè, piace tirarsela un po’ e credetemi, a 50 anni, dato che devi fare i conti con una quantità considerevole di ricordi, capisci che se li regali i ricordi, senza rompere troppo al prossimo, magari servono anche a qualcuno.”

Un monologo brillante a tratti commovente, in cui Daniela Morozzi, insieme alla musica preziosa di Stefano Cocco Cantini, fa considerazioni semiserie che partono dai tortellini bolognesi al metabolismo lento, dalla nascita di un figlio all’importanza dei perché, dal rapporto con la paura all’elogio del pianto, dalla forza degli incontri, come quello con gli operai della Bekaert, alla ri-considerazione del tempo come bene comune da ascoltare e difendere per vivere meglio. Semplicemente.

Una divertente carrellata di “umane situazioni” fatte di piccoli e grandi dettagli quotidiani che, se li guardi bene, appartengono ad ognuno di noi. Passati i 50 Daniela Morozzi è sempre più convinta, anche e soprattutto dopo questo tempo fragile, che la vita va consumata preferibilmente in equilibrio. E tutto sta lì in quel “preferibilmente”.

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